Il progetto Natale 2017 ha portato all’installazione e al completamento della linea idrica di Wassarà che porta acqua potabile dal pozzo alla cisterna di riserva, ai punti di distribuzione e alla missione. Vicino alla missione di Wassarà c’è una piccola sorgente superficiale, un invaso che raccoglie acqua di infiltrazione durante le grandi piogge. Durante la stagione asciutta diminuisce in quantità per cui è necessario razionarla perché insufficiente per il fabbisogno della popolazione e per le attività. Intorno alla missione non ci sono altre sorgenti e quelle più lontane sono povere di acqua. Wassarà è situata sulla cima di una collina e quindi per avere la certezza di trovare acqua è stato necessario scendere ad una profondità di oltre i 240 metri. Inoltre, vicino al pozzo è stata realizzata una cisterna di raccolta nel punto più alto dell’area in modo che la linea idrica porti per gravità, l’acqua al punto di distribuzione per la gente e alla missione. La rete idrica costruita serve anche la scuola materna che ospita ogni giorno 384 bambini e la scuola elementare con 600 studenti. Wassarà è un villaggio del comune di Utuge nel distretto di Doyoganna, situato a 265 km dalla capitale Addis Abeba, nel grande altopiano etiope che si estende verso sud ad un’altitudine di 2300 metri sul livello del mare. È una delle zone più popolate dell’Etiopia. Ogni famiglia conta 6/7 membri e il reddito familiare è tra i più bassi del paese. La maggioranza delle abitazioni sono capanne costruite con legno e fango coperte con paglia o lamiere. Ogni famiglia possiede poca terra e la sopravvivenza è legata all’agricoltura e alle variazioni stagionali. A Wassarà il servizio sanitario si è andato sempre più sviluppando grazie all’ampliamento dell’Health Center e alla costruzione del reparto di degenza finanziato dal Gruppo Del Conca nel 2010. Le malattie più frequenti sono: malattie del tratto respiratorio gastroenterite, parassitosi intestinale, tifo e paratifo, tubercolosi, malaria, tracoma, dermatiti. Una delle cause principali di queste malattie e la carenza di acqua pulita e potabile. Il progetto è stato interamente finanziato con le risorse destinate alle strenne natalizie degli stakeholders in collaborazione con Carità senza Confini Onlus.